Volcano #2 – Il gesto come forma del tempo: generare il movimento

Data / Ora
23 October 2017 - 29 October 2017



laboratorio di danza condotto da Myriam Gourfink

secondo incontro – del progetto triennale (2015-2017) di formazione e trasmissione delle pratiche coreografiche contemporanee
Volcano – coreografia e complessità
ideato e condotto dalla coreografa Simona Bertozzi e dallo studioso Enrico Pitozzi

progetto inserito in
Botteghe d’arte XL – luoghi e progetti di formazione e trasmissione del sapere
Azione del Network Anticorpi XL
coordinata da L’arboreto – Teatro Dimora di Mondaino

condivisa con
Fondazione Piemonte dal Vivo – Circuito Regionale Multidisciplinare | Lavanderia a Vapore – Centro Regionale per la Danza;
CSC – Centro per la Scena Contemporanea | Operaestate Festival del Comune di Bassano del Grappa

Comporre, per Myriam Gourfink, significa prevedere e ordinare, in base a un progetto d’azione, i diversi parametri che regolano il movimento: peso, spazio, tempo, flusso. Ciò significa, pertanto, prevedere e ordinare uno spazio dinamico. La coreografa pensa a questo workshop come ad una forma di meditazione sull’anatomia. Secondo queste direttrici, Myriam Gourfink pensa la trasmissione come una vera e propria immersione nella pratica corporea e mentale, capace di orientare – grazie allo yoga dell’energia, che mette in connessione gli aspetti mentali e quelli corporei – i processi di composizione, invitando così i partecipanti a delineare strumenti compositivi ispirati dalla composizione musicale contemporanea e dallo studio della cinetografia di Laban. La pratica qui proposta si soffermerà, in particolare, sulla dimensione del micromovimento, in cui la partitura gestuale è giocata sulle dinamiche di spostamento regolare tra un punto A e un punto B dello spazio e riguarda un lavoro che coinvolge le estremità del corpo in una lenta circolazione di pesi ed equilibri. Questo approccio implica un processo di visualizzazione interiore e un certo grado di ascolto d’ogni minima modificazione dello stato del corpo che affronta il movimento.

Myriam Gourfink formata al conservatorio di Angers, poi danzatrice nella compagnia di Odile Duboc, a partire dal 1996 ha sviluppato un lavoro fondato sulle tecniche di respirazione e sulla meditazione dello yoga, studiato con Gianna Dupont. Insieme a questa pratica, ha studiato il linguaggio di notazione di Rodolf Laban (Labanotation) con Jacqueline Challet Haas a partire dal quale ha inaugurato un personale linguaggio di composizione del gesto. In ogni coreografia – tra le quali ricordiamo, tra le più recenti, Choisir le moment de la morsure (2010), Déperdition (2013) o Gris (2016) – invita le interpreti a prendere piena consapevolezza dei loro atti corporei e di tutti gli stati che le attraversano.  Figura di punta della scena coreografica francese, al contempo è spesso ospite di festival internazionali prestigiosi, come il Springdance à NYC, il Künsten festival des arts à Bruxelles, il Festival de La Bâtie à Genève o il Festival Danças Na Cidade à Lisbonne. Myriam Gourfink è stata artista in residenza presso l’IRCAM di Parigi (2004-2005) e al Fresnoy-studio national des arts contemporains (2005-2006). Tra il gennaio 2008 e il marzo 2013 ha diretto il programma di ricerca e di composizione coreografia (PRCC) della Fondation Royaumont. Dal 2012 al 2015 è stata artista in residenza presso il Forum de Blanc-Mesnil e dal 2015 presso Micadanses.
Enrico Pitozzi insegna presso l’Università IUAV di Venezia. Ha insegnato nelle università di Bologna, Padova, Parigi, Montréal, Porto Alegre e Valencia. E’ stato visiting professor presso l’École Normale Supérieure (ENS) di Parigi. È senior researcher del progetto ERC Starting Grant «INCOMMON. In praise of community. Shared creativity in arts and politics in Italy (1959-1979)», diretto dalla prof.ssa Annalisa Sacchi. E’ membro del «MeLa research lab» dello IUAV di Venezia. È membro del comitato scientifico delle riviste «Antropologia e Teatro» e delle riviste brasiliane «Moringa» e «Map D2 Journal – Map and Program of Arts in Digital Dance and Performance» oltre che della collana «Corpi» presso l’editore Quodlibet. Ha animato il seminario della 37° Biennale del Teatro di Venezia 2005 diretta da Romeo Castellucci e nel maggio 2013 ha insegnato nel progetto Biennale danza College della Biennale di Venezia, diretto da Virgilio Sieni. Tra le pubblicazioni ricordiamo, con A. Sacchi, Itinera. Trajectoires de la forme Tragedia Endogonidia, Arles, Actes Sud, 2008; On presence, in « Culture Teatrali », n. 21, 2012; Magnetica. La composizione coreografica di Cindy Van Acker | La composition chorégraphique de Cindy Van Acker | The choreographic composition of Cindy Van Acker, Macerata, Quodlibet, 2015. Bodysoundscape. Perception, movement and audiovisual developments in contemporary dance, in Yael Kaduri The Oxford Handbook of Sound and Image in Western Art, Oxford University Press, 2016 ; Acusma. Figura e voce nel teatro sonoro di Ermanna Montanari | Akousma. Figure and voice in the acoustic theatre of Ermanna Montanari, Macerata, Quodlibet, 2017.
Francesco Giomi compositore e regista del suono, ha collaborato con Luciano Berio e con altri importanti compositori, musicisti, coreografi e registi oltre che con orchestre ed ensemble italiani e stranieri. Ha guidato l’equipe di live electronics di Tempo Reale (il centro di ricerca musicale fondato dallo stesso Berio) in importanti teatri e festival di tutto il mondo. E’ attivo da molti anni come autore di opere legate alle nuove tecnologie e come conductor di improvvisazioni creative. Dal 2001 al 2011 ha collaborato con il coreografo Virgilio Sieni e dal 2014 lavora intensamente con la coreografa-danzatrice Simona Bertozzi; nel 2003 e 2009 e 2012 ha ottenuto la commissione di nuove opere musicali dal GRM di Parigi mentre nel 2008 è stato vincitore dell’International Rostrum of Electroacoustic Music di Lisbona. Nel 2008 ha pubblicato per Zanichelli il libro sulla musica digitale “Rumore bianco. Introduzione alla musica digitale”; nel 2014 è uscito per l’etichetta Die Schachtel il cd monografico “Con brio-musica acusmatica”. Insegna Musica Elettronica al Conservatorio di Musica di Bologna ed è direttore di Tempo Reale.
Stefano Tomassini ha studiato danza e teatro; è ricercatore presso l’Università IUAV di Venezia, insegna all’USI di Lugano ed è consulente per la danza per i programmi di LuganoInScena al LAC. È stato Fulbright-Schuman Research Scholar (2008-2009), Scholar-in-Residence all’archivio del Jacob’s Pillow Dance Festival (2010) e Associate Research Scholar all’Italian Academy for Advanced Studies in America della Columbia University (2011). Dal 2013 al 2016 ha collaborato ai programmi del settore Danza della Biennale di Venezia. Nel 2016 ha ottenuto una residenza di studio presso Scenario Pubblico – Centro Nazionale di Produzione della Danza di Catania.

 

Programma del laboratorio

lunedì 23 ottobre, ore 15
La percezione è un prisma
incontro introduttivo al lavoro di Myriam Gourfink
a cura di Enrico Pitozzi

giovedì 26 ottobre, ore 15
Danza e Drammaturgia: modelli di agency e di risposta
L’incontro si focalizzerà sulla distinzione tra drammaturgia come pratica di scrittura e pratica di lettura per la scena, e il lavoro del dramaturg come un piano che comporti un’etica dell’incontro, una pratica di riconoscimento e una esperienza di reciprocità nella composizione di un lavoro scenico.
Incontro a cura di Stefano Tomassini

sabato 29 luglio, ore 15
Dalla musica alla danza
Un percorso tra costruzione e decostruzione musicale a servizio della danza
incontro a cura del compositore Francesco Giomi e Enrico Pitozzi

Gli incontri non sono aperti al pubblico, ma solo ai partecipanti al workshop.

Orari di lavoro*

Lunedì 10.30 – 12.30 arrivo a Mondaino / 15.00 – 18.00 incontro a cura di Enrico Pitozzi
Martedì 10.30 – 13.30 / 15.00 – 18.00 workshop
Mercoledì 10.30 – 13.30 / 15.00 – 18.00 workshop
Giovedì  10.30 – 13.30 workshop / 15.00 – 18.00 incontro a cura di Stefano Tomassini
Venerdì 10.30 – 13.30 / 15.00 – 18.00 workshop
Sabato 10.30 – 13.30 workshop / 15.00 – 18.00 incontro con Francesco Giomi e Enrico Pitozzi
*gli orari sono flessibili e in base alle esigenze del gruppo potranno essere rivisti e rimodellati.

L’arrivo a l’Arboreto è previsto il lunedì mattina dalle 10.30 alle 12.3o.

 


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