progetto di accoglienza e residenza per creazioni coreografiche
promosso da L’arboreto – Teatro Dimora di Mondaino, Teatro Petrella di Longiano
Diversamente da quanto comunicato alcuni giorni fa, con la presente informiamo che a seguito di verifiche di compatibilità tecnica e organizzativa, i due progetti artistici a cui sono stati assegnati i periodi di residenza creativa al Teatro Petrella di Longiano sono:
• 18 – 29 aprile – Random Title Goes Here | Selachimorpha (4) – Compagnia Stalker – Daniele Albanese
• 2 – 13 maggio – Artificious (non qui non ora) – Glen Çaçi
È Francesco Marilungo il vincitore della settima edizione di CollaborAction, l’azione del Network Anticorpi XL con cadenza biennale che sostiene attraverso un Premio la creazione di un/a coreografo/a emergente che si distingue nel panorama nazionale degli ultimi anni per la qualità artistica del proprio percorso autoriale.
Con il progetto CANI LUNARI l’autore, proclamato nella serata conclusiva della Vetrina della giovane danza d’autore svoltasi a Ravenna nell’ambito del Festival Ammutinamenti, si aggiudica il Premio CollaborAction che mette in palio 15.500€. Insieme alla somma da investire nella creazione, vengono messi in campo diversi strumenti di supporto allo sviluppo del progetto, dalle residenze creative, momenti di feedback con operatori e operatrici, alla realizzazione di una tournée nazionale dello spettacolo presso le rassegne, i festival e le stagioni dei partner dell’azione, tournée che ad oggi vede garantite 8 date.
Il nuovo progetto di Francesco Marilungo pone l’attenzione su una figura da sempre marginale nella società ma che continua a riprodursi nel tempo con tratti comuni e uniformità – quella della strega, della guaritrice, della magiara, come viene chiamata nel Meridione italiano. Questa sorta di astoricità della magia – nelle pratiche e nella figura stessa di chi le attua – secondo Ernesto de Martino affonda le sue radici nella paura umana, nell’incertezza, nel rischio di ‘essere agito da’ forze esterne e di perdere quindi la propria presenza nel mondo; rischio che può essere dominato solo con una forma culturale e rituale riconosciuta dalla comunità. Col rito magico l’essere umano vive e risolve la crisi nel piano simbolico, ripetendo parole e gesti di qualcuno che in passato ha vissuto la stessa difficoltà superandola. La rassicurazione viene dal mito ed è proprio il mito a consentire questa uniformità nel tempo.
CANI LUNARI vuole essere una riflessione sulla magia intesa in senso generale come ‘curvatura politica’, come un sapere alternativo alla logica della scienza positiva, senza considerare quest’ultima come l’unica forma di conoscenza possibile, senza confidare soprattutto che lo statuto di realtà incardinato da questa postura conoscitiva, coincida con la realtà in assoluto.
Francesco Marilungo si forma presso l’Atelier di Teatrodanza della Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano per poi proseguire la sua formazione come performer seguendo il percorso IFA, approfondendo successivamente la pratica dell’RTC Method. Dal 2010 viene a contatto con artisti di fama internazionale come Lisa Kraus ed Elena Demyanenko (Trisha Brown Dance Company), Cristina Morganti, Julie Anne Stanzak, Juliana Neves e Quan Bui Ngoc (Les Ballets C de la B), Gabriela Carrizo (Peeping Tom), Masaki Iwana, Yasmine Hugonnet, Jan Fabre, Gisele Vienne, Romeo Castellucci e Claudia Dias.
Come performer negli anni lavora con diversi coreografi tra cui Enzo Cosimi, Mara Cassiani, Antonio Marras, Jona-than Burrows/Matteo Fargion e Alessandro Sciarroni. Parallelamente all’attività di danzatore intraprende un proprio percorso autoriale attraverso il quale focalizza il suo interesse nella creazione di atmosfere frutto della giustapposizione di immagini strutturate su più livelli di rappresentazione. Nei suoi lavori ricorre al corpo come portatore del duplice valore iconico/narrativo per indagare le figure archetipiche dell’inconscio collettivo con particolare attenzione al perturbante, a tutto ciò che è connesso al desiderio interdetto.
Gli 11 partner che aderiscono alla settima edizione di CollaborAction sono:
Associazione Cantieri Danza (Emilia-Romagna), Associazione Mosaico Danza/Interplay (Piemonte), AMAT – Associazione Marchigiana per le Attività Teatrali (Marche), Arteven – Circuito Teatrale Regionale (Veneto), ATER Fondazione – Circuito Regionale Multidisciplinare Emilia-Romagna, Circuito CLAPS (Lombardia), FIND Festival (Sardegna), Fondazione Armunia (Toscana), Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza (Veneto), Fondazione Toscana Spettacolo (Toscana) e Teatro Pubblico Pugliese (Puglia).
L’Associazione Scenario promuove la ventesima edizione del Premio Scenario, che nasce allo scopo di valorizzare nuove idee, progetti e visioni di teatro per la ricerca e l’inclusione sociale.
Read More »Giovedì 11 luglio, con il talk che avrà luogo alle ore 15 presso il Cortile della Scuola Elementare Pascucci di Santarcangelo, parte ufficialmente la terza edizione di FONDO: progettualità dedicata allo sviluppo produttivo e alla crescita professionale di artiste e artisti emergenti nata per iniziativa di Santarcangelo dei Teatri e che coinvolge 16 partner italiani tra cui L’arboreto – Teatro Dimora. In questa occasione saranno presentati al pubblico Genny Petrotta e Giorgiomaria Cornelio, le cui ricerche sono state scelte per essere sostenute e supportate in questa nuova edizione.
FONDO nasce con l’obiettivo di sostenere progetti performativi che per loro natura richiedono lunghi tempi di creazione. Il programma prevede un supporto economico di 20.000 € dedicato alla ricerca artistica di ogni artista, un totale di 50 giornate di residenza a progetto e ospitate dai partner, la partecipazione ad almeno 4 workshop/masterclass nell’arco di un anno guidate da autrici e autori internazionali, un prezioso momento di consulenza drammaturgica e confronto con la scena europea: uno sguardo esterno affidato a compagnie vicine ai linguaggi proposti nei lavori supportati.
Anna Basti, Diana Anselmo, Flavia Zaganelli, Genny Petrotta, Giorgiomaria Cornelio, Lilith, Marco Corsucci, Serena Dibiase e Teodora Grano hanno composto la short list di artiste e artisti selezionati dai 16 partner quest’anno. Tra questi sono stati scelti per completare il percorso annuale Genny Petrotta e Giorgiomaria Cornelio.
Genny Petrotta, classe 1990, è un’artista italiana che vive e lavora a Palermo. La sua pratica artistica, incentrata sull’installazione video e sulla scrittura, si propone di sublimare una vasta gamma di interessi, che spaziano dall’antropologia alla poesia e alla storia. Si è laureata in Discipline delle Arti e del Cinema presso l’Università D.A.M.S. di Palermo con una tesi su Realtà, Verità Estatica e Dati di Fatto nei film di Werner Herzog. Dal 2016, fa parte del collettivo artistico Il Pavone e ha esposto in vari festival e mostre. Dal 2017, lavora come assistente regista per il duo artistico MASBEDO. Nel 2022 ha diretto la produzione delle opere “U Scantu” di Elisa Giardina Papa presentata alla 59a Biennale di Venezia e “Alkestis” di Beatrice Gibson presentata al British Art Show. Nel 2023, ha vinto la dodicesima edizione dell’Italian Council con il progetto “Mamma Perdonami ” e una la residenza On the Road 2023 Production Fellowship, ospitata da Autostrada Biennale.
Giorgiomaria Cornelio è nato a Macerata nel 1997. È poeta, regista, performer e redattore di «Nazione indiana». Ha co-diretto la “Trilogia dei viandanti” (2016-2020), presentata in numerosi festival cinematografici e spazi espositivi. Suoi interventi sono apparsi su «Il Tascabile Treccani», «L’indiscreto», «Doppiozero» e altri. Ha pubblicato “La consegna delle braci” (Luca Sossella editore, Premio Fondazione Primoli), “La specie storta” (Tlon edizioni, Premio Montano, Premio Gozzano) e il saggio “Fossili di rivolta” (Tlon Edizioni). Ha preso parte al progetto Civitonia (NERO Editions). Come performer ha collaborato, tra gli altri, con Franko B, Teatro Valdoca, Roberto Paci Dalò, Cristina Rizzo, Fabio Condemi. La traduzione di Moira Egan di alcune sue poesie scelte ha vinto la Raiziss/de Palchi Fellowship della Academy of American Poets. È uno dei curatori del progetto “Edizioni volatili” e dei direttori artistici del festival “I fumi della fornace”.
Questa edizione di Santarcangelo Festival ospita inoltre il debutto delle due nuove produzioni di Elena Rivoltini e Vashish Soobah, artisti selezionati per l’edizione 2023/2024 di FONDO, e che presentano qui il risultato del lavoro svolto nell’ultimo anno.
There is nothing deeper than one’s own body di Elena Rivoltini (già presentato il 6 e 7 luglio) è una ricerca su voce, estasi e trasformazione che germoglierà in diversi formati e contesti. Partendo da una prospettiva femminista, incarnata e intersezionale, la performance dà voce all’assenza di voce, ossia ai processi fonatori che precedono e permettono l’emissione vocale.
Perle sparse – Perles fanné par tous di Vashish Soobah (11, 12 e 13 luglio) è un’installazione attorno al tema del viaggio, del ritorno al proprio paese di origine. Un viaggio da Mauritius all’Europa e dall’Europa a Mauritius; una mappa geografica multimediale e immaginaria, un percorso narrativo e sensoriale tra i ricordi, una riflessione su cosa si porta con sé quando si migra, in cui l’elemento fondamentale è l’acqua, associata al movimento della diaspora.
FONDO ha supportato negli anni precedenti il lavoro di Emilia Verginelli, Agnese Banti e Giacomo Lilliù / Collettivo Ønar.
FONDO è un progetto coordinato da Santarcangelo dei Teatri e sviluppato con:
AMAT Associazione Marchigiana Attività Teatrali
Centrale Fies
ERT Emilia Romagna Teatro Fondazione Fondazione / Teatro Nazionale
Fondazione Fabbrica Europa per le arti contemporanee
Fondazione I Teatri – Reggio Emilia
Fuorimargine / Centro di produzione della danza in Sardegna
L’arboreto – Teatro Dimora di Mondaino | Centro di Residenza Emilia-Romagna
Lavanderia a Vapore / Fondazione Piemonte dal Vivo
OperaEstate Festival Veneto / CSC Centro per la Scena Contemporanea
Ravenna Teatro
SCARTI Centro di Produzione Teatrale d’Innovazione della Liguria
Teatro Pubblico Campano
Teatro Pubblico Pugliese – Consorzio Regionale per le Arti e la Cultura
Teatro Stabile dell’Umbria
Triennale Milano Teatro
Ami esprimere la tua creatività in cucina?
Ti piace impastare, infornare e preparare gustose pietanze?
Cucinare è la tua passione?
Dal 27 agosto, il Teatro Dimora di Mondaino accoglierà in residenza Hamdi Dridi, artista francese di origini tunisine, nell’ambito del Progetto Europeo Stronger Peripheries: A Southern Coalition. L’artista porterà avanti una ricerca che vede protagonista la cucina, con i riti e i gesti ad essa collegati, da trasformare in danza e materiale coreografico.
Durante i giorni di residenza, Hamdi Dridi vorrebbe condividere con appassionati di cucina, amatori del mondo del cibo, della pasta fatta in casa, le sperimentazioni e le ricerche per il suo nuovo progetto coreografico DANS(E) HOUSE and constellations.
Il materiale gestuale creato e condiviso durante gli incontri definirà un nuovo vocabolario coreografico che sarà l’ingrediente principale per lo sviluppo del lavoro in teatro dell’artista e delle performer che lo accompagneranno. L’esito di questa ricerca verrà presentato in forma di prova aperta venerdì 6 settembre alle 19.30.
Se sei curioso di incontrarlo, se vuoi sapere di più sul suo progetto creativo e desideri sperimentare come la cucina possa entrare in relazione con le arti performative, entro il 20 luglio 2024, scrivi una mail a teatrodimora@arboreto.org.
ENG
Do you love to express your creativity in the kitchen?
Do you enjoy kneading, baking and preparing tasty dishes?
Is cooking your passion?
Starting on Tuesday, August 27, Teatro Dimora in Mondaino will welcome Hamdi Dridi, a French artist of Tunisian origin, in residence as part of the European Project Stronger Peripheries: A Southern Coalition. The artist will pursue a research that features cooking, with the rituals and gestures connected to it, to be transformed into dance and choreographic material.
During his residency days, Hamdi Dridi would like to share his experimentation and research for his new choreographic project DANS(E) HOUSE and constellations with cooking enthusiasts, lovers of the world of food and homemade pasta.
The gestural material created and shared during the meetings will define a new choreographic vocabulary that will be the main ingredient for the development of the artist’s and the accompanying performers’ work in theater. The outcome of this research will be presented in the form of an open rehearsal on Friday, September 6, at 7:30 p.m.
If you are curious to meet him, if you would like to know more about his creative project, and would like to experience how cooking can relate to the performing arts, by July 20, 2024, please email teatrodimora@arboreto.org.
Read More »una pubblicazione a cura di Francesca Giuliani
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DNAppunti coreografici è un progetto di sostegno della giovane coreografia italiana Under 35, promosso e sostenuto in collaborazione tra Centro Nazionale di produzione della danza Virgilio Sieni, Operaestate Festival/CSC Centro per la scena contemporanea del Comune di Bassano del Grappa, L’arboreto – Teatro Dimora di Mondaino, Fondazione Romaeuropa, Gender Bender Festival, Triennale Milano Teatro. www.dnappunticoreografici.net
Tra le 95 domande pervenute, Do fairies have a tail?, progetto di Violetta Cottini in collaborazione con Roberta Indolfi e Alessandra Indolfi, è il vincitore della quinta edizione di ERetici. Le strade dei teatri, call per giovani artisti under 28 del panorama nazionale, promosso dal Centro di Residenza Emilia-Romagna (L’arboreto – Teatro Dimora di Mondaino | La Corte Ospitale di Rubiera), con il contributo di Mic – Ministero della Cultura e Regione Emilia-Romagna.
Do faires have a tail? propone una ricerca sull’invisibile e sulle sue tracce che parte dall’indagine del mondo delle fate come espediente per entrare tra le pieghe storte di altre dimensioni e creare un altrove, un posto segreto, un luogo da trovare, scoprire, in cui inciampare. Il progetto prevede la costruzione di uno spazio dove installazione e corpi si incontrano, producendo un sistema labirintico di visione e sensazione data a chi lo attraversa. Uno spazio dove il dialogo tra linguaggi performativi è sempre vivo. Un ambiente abitabile da chiunque sia pronto/a a vivere un’esperienza di visione, un cammino tra luccichii e corpi appesi nel vuoto, stalattiti ed esoscheletri, nuove colonne vertebrali e indovinelli.
Le artiste avranno diritto a cinque periodi di residenza creativa, un compenso economico per ogni sessione di residenza, accompagnamento critico e tutoraggio artistico e tecnico, ospitalità nelle foresterie di L’arboreto – Teatro Dimora di Mondaino e La Corte Ospitale di Rubiera.
Il viaggio di ricerca, creazione e formazione inizierà a maggio e si concluderà il 28 settembre con una presentazione in forma di studio del lavoro d’arte costruito nei periodi di residenza. Ecco come saranno scandite le residenze:
Prima residenza: 17 – 26 maggio | La Corte Ospitale di Rubiera
Seconda residenza: 11 – 20 giugno | La Corte Ospitale di Rubiera
Terza residenza: 19 – 28 luglio | L’arboreto – Teatro Dimora di Mondaino
Quarta residenza: 2 – 11 settembre | La Corte Ospitale di Rubiera
Quinta residenza: 18 – 28 settembre | L’arboreto – Teatro Dimora di Mondaino
Prova aperta: 28 settembre, ore 18 | L’arboreto – Teatro Dimora di Mondaino
Anche quest’anno il Centro di Residenza Emilia-Romagna sperimenta, insieme all’accoglienza e alla cura dei processi di ricerca e creazione degli artisti e delle artiste, un percorso di ascolto, analisi e accompagnamento degli sguardi degli spettatori e delle spettatrici, dedicato ad un gruppo di cittadini e cittadine under 30 del panorama nazionale. I 10 giovani spettatori e spettatrici selezionati seguiranno da vicino lo sviluppo del progetto con la supervisione di Silvia Ferrari e Francesca Giuliani. Ecco il calendario degli appuntamenti con i Custodi:
Primo incontro online: 29 maggio, dalle ore 18 alle 20,
Primo incontro in presenza: 15 e 16 giugno | La Corte Ospitale di Rubiera,
Secondo incontro online: 17 luglio, dalle ore 18 alle 20,
Secondo incontro in presenza: 7 e 8 settembre | La Corte Ospitale di Rubiera,
Terzo e ultimo incontro in presenza: 27 e 28 settembre | L’arboreto – Teatro Dimora di Mondaino.
Le attività del Centro di Residenza Emilia-Romagna (L’arboreto – Teatro Dimora di Mondaino | La Corte Ospitale di Rubiera) sono realizzate con il contributo di MiC – Ministero della Cultura, Regione Emilia-Romagna, Comune di Mondaino, Comune di Rubiera.
Read More »Sono 4 le proposte vincitrici del Bando delle Residenze Digitali, progetto che si rivolge ad artiste e artisti delle performing arts per supportare l’esplorazione dello spazio digitale
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Limen
Se anche questo vocabolo, corradicale di limes, può indicare una linea di demarcazione, il suo primo significato è “soglia”, “ingresso”, “entrata”. Non solo: “principio”, “inizio”, “esordio”, “linea di partenza”. Varchiamo la soglia, ad esempio, per entrare in casa (anzi, per sineddoche limen è anche l’abitazione nel suo insieme). Frequentare il limen significa stare sulla soglia, decidere se entrare o rimanere fuori. Vuol dire essere al principio di un’impresa, decidere di intraprendere un cammino, un’esplorazione che non sappiamo dove ci porterà e chi ci farà incontrare. Le esperienze cominciano sempre su una soglia. Ecco perché se il sinonimo più vicino a limes è terminus, “termine”, quello più prossimo a limen è senz’altro principium, “inizio”.
Marco Balzano, Le parole sono importanti. Dove nascono e cosa raccontano.
In quIn qualità di partner, L’arboreto – Teatro Dimora di Mondaino si è aggiudicato uno dei progetti europei su larga scala di Europa Creativa, della durata di quattro anni, dal 2021 al 2024, dal titolo Stronger peripheries: a Southern Coalition, realizzato da quattordici realtà della scena artistica e culturale europea, rappresentativa di dieci Paesi: Portogallo, Spagna, Repubblica di Serbia, Grecia, Ungheria, Croazia, Romania, Slovenia, Italia, Francia.
Artemrede (leader, Portogallo), Bunker (Slovenia), Centrul Cultural Clujean (Romania), Consorci Transversal Xarxa d’Activitats Culturals (Spagna), Fakultet dramskih umetnosti – University of Arts in Belgrade (Serbia), ISCTE – Instituto Universitário de Lisboa (Portogallo), L’arboreto – Teatro Dimora di Mondaino (Italia), Occitanie en Scène (Francia), PCAI Awareness Raising (Grecia), Pergine Spettacolo Aperto (Italia), POGON – Zagreb Center for Independent Culture and Youth (Croazia), Pro Progressione (Ungheria), Teatro di Sardegna (Italia), Universitat de Barcelona (Spagna)
Due giorni di riflessione e confronto per comprendere i significati di residenza interpretati nei differenti contesti europei. Oltre i confini, il Seminario si propone di approfondire alcuni principi attivi delle residenze che dialogano con gli artisti, le scene performative e le comunità di riferimento. Residenze creative intese come atti di pensiero per interrogarsi soprattutto sul valore del processo che precede e accompagna la produzione di una nuova opera.
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_// PROGRAMMA //
GIORNO 1 // MARTEDì 28 GIUGNO
Ore 14.30 – traduzione simultanea e diretta streaming
Prefazione
Gli uomini sono strade
Fabio Biondi, direzione artistica L’arboreto – Teatro Dimora | Centro di Residenza Emilia-Romagna
Massimo Giorgi, Sindaco di Mondaino
Gianni Cottafavi, responsabile Settore Attività Culturali, Economia della Cultura, Giovani Regione Emilia-Romagna
comunicazione di Antonio Parente, direttore generale Ministero della Cultura
Marta Martins, direzione artistica Artemrede, Portogallo, coordinatrice Stronger Peripheries
Ore 15.15 – traduzione simultanea e diretta streaming
Introduzione
Da dove siamo partiti, pensando all’Europa?
Donatella Ferrante, consulente Ministero della Cultura
Le tracce delle residenze: processi e prodotti
Gerardo Guccini, Università di Bologna
Ore 15.45 – traduzione simultanea e diretta streaming
Svolgimento 1
I desideri e le necessità degli artisti: ricerca e creazione
testimonianza Silvia Gribaudi
Kostas Tzimoulis, Nova Melancholia, Grecia
Cristina Lilienfeld, AREAL Space for choreografic development, Romania
Riccardo Fazi, Muta Imago
moderatrice Silvia Bottiroli, curatrice e ricercatrice
Ore 17.30 – traduzione simultanea e diretta streaming
Svolgimento 2
I teatri delle residenze: accoglienza e cura
testimonianza Andrea Mochi Sismondi, Ateliersi
Cristina Planas Leitão, CAMPUS Paulo Cunha e Silva, Portogallo
Aina Juanet, Nau Ivanow, Spagna
Angela Fumarola, Armunia | Centro di Residenza Toscana
moderatrice Silvia Bottiroli, curatrice e ricercatrice
Ore 18.45 – traduzione simultanea e diretta streaming
Tempo alle domande e al confronto
Geografie e sentimenti delle residenze
interventi dei partecipanti al Seminario
moderatrice Silvia Bottiroli, curatrice e ricercatrice
Ore 19.30 – traduzione simultanea e diretta streaming
Dichiarazione poetica
La scuola dell’invisibile
Mariangela Gualtieri e Cesare Ronconi, Teatro Valdoca
GIORNO 2 // MERCOLEDì 29 GIUGNO
Ore 9.30
Aspettando le residenze
Breve camminata nel bosco dell’Arboreto
Caffè e conversazione
Ore 10.00; ore 11.00; ore 12.00
Tavoli di Lavoro
// Accompagnare gli artisti verso la produzione
moderatori Clara Antunes, Artemrede, Portogallo; Daniele Del Pozzo, Gender Bender
narratrice Anja Pletikosa, Pogon, Croazia
La formazione del tavolo si avvale del contributo della Facoltà di Arte Drammatica di Belgrado, Serbia
// Rimettere le periferie al centro delle relazioni istituzionali e culturali
moderatori Ricardo Venancio Lopes, Istituto Universitario di Lisbona (ISCTE); Michele Losi, Campsirago Residenza
narratrice Kika Kyriakakou, Polygreen Culture & Art Initiative (PCAI), Grecia
La formazione del tavolo si avvale della collaborazione dell’Istituto Universitario di Lisbona (ISCTE), Portogallo
// Costruire ponti fra le scene europee
moderatori Corina Bucea, Cluj Cultural Centre, Romania; Davide D’Antonio, Residenza Idra
narratrice Alma R. Selimović, Bunker, Slovenia
La formazione del tavolo si avvale del contributo dell’Università di Barcellona, Spagna
Ore 14.45 – traduzione simultanea e diretta streaming
Singolare sostantivo plurale
Restituzione dei tavoli di lavoro e confronto
Anja Pletikosa, Pogon, Croazia; Kika Kyriakakou PCAI, Grecia; Alma R. Selimović, Bunker, Slovenia
Ore 15.45 – traduzione simultanea e diretta streaming
Svolgimento 3
Una certa idea di Europa
Marijana Cvetković, Facoltà di Arte Drammatica di Belgrado, Serbia
Lorenzo Donati, Università di Bologna
Ore 16.15 – traduzione simultanea e diretta streaming
Svolgimento 4
Il futuro delle residenze in Italia con vedute sull’Europa
Paolo Aniello collaboratore ERT – Teatro Nazionale
Francesca D’Ippolito, presidente C.Re.S.Co.
Tomasz Kirenczuk, direzione artistica Santarcangelo Festival
Ore 17.00 – traduzione simultanea e diretta streaming
Svolgimento 5
L’altra metà delle residenze: la partecipazione dei cittadini e degli spettatori
testimonianze Francesca Giuliani, L’arboreto – Teatro Dimora; Silvia Ferrari, La Corte Ospitale,
Enrico Frisoni, custode delle residenze
Kate Papi, Compagnie Obra / Au Brana Centre, Francia
Stefano Tè, Teatro dei Venti
moderatrice Cristina Carlini, Marche Teatro | Liv.in.g
Ore 18.15
Considerazioni finali
Ore 20.30 – Piazza Maggiore
Mondaino Festa Popolare
Inaugurazione mostre
Ciò che si ottiene scavando
disegni e cortometraggi animati
a cura del collettivo Alma Animatori
Le eterne melodie delle fisarmoniche Galanti
a cura di Musei di Mondaino
A seguire
Bevano Est
concerto
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Limen | Beyond Borders ha rappresentato confronto molto importante per comprendere i principi attivi delle residenze, oltre i confini geografici e culturali, che in questi anni hanno contribuito all’innovazione delle relazioni fra processo e prodotto, creazione e produzione di nuove opere, artisti e curatori, cittadini e comunità accoglienti.
Ringraziamo tutti i partecipanti per la generosità dei contributi, l’ascolto e il confronto che hanno permesso al Seminario di Mondaino di determinare un reale approfondimento dei temi delle residenze, in Italia e in Europa.
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Per chi non c’era e non ha potuto seguire la diretta streaming e volesse comprendere i lavori del Seminario, sono a disposizione materiali di documentazione foto e video.
Video integrali della diretta
Potere rivedere l’intero Seminario sul canale Youtube dell’Arboreto
Audio in italiano | Audio in inglese |
Video/racconto del Seminario
Il montaggio è a cura di Mauro Baratti, le riprese a cura di Marco Lombardini.
Racconto per immagini
frutto del lavoro del fotografo Dorin Mihai.
È promosso da
Stronger peripheries: a Southern Coalition, Progetto di Europa Creativa
L’arboreto – Teatro Dimora di Mondaino | Centro di Residenza Emilia-Romagna
con il contributo di
Ministero della Cultura – Direzione Generale Spettacolo, Regione Emilia-Romagna
con la collaborazione di
Comune di Mondaino, Pro loco di Mondaino
Coordinamento nazionale Centri di Residenza
Coordinamento nazionale Artisti nei Territori,
C.Re.S.Co Coordinamento delle Realtà della Scena Contemporanea.
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