L’insostenibile leggerezza dell’essere | Il valore delle relazioni

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Residenze per curatrici e curatori

Progetto triennale 2022 – 2024

a cura di
Fabio Biondi
(L’arboreto – Teatro Dimora) , Edoardo Donatini (Teatro Metastasio), Settimio Pisano (Primavera Dei Teatri)
in dialogo critico con
Lorenzo Donati, Roberta Ferraresi, Maddalena Giovannelli, Rodolfo Sacchettini, Alessandro Toppi
I mutamenti repentini di questo tempo e le trasformazioni delle pratiche artistiche e organizzative, hanno cambiato le modalità di composizione dei progetti e non ci permettono più di determinare che cosa s’intenda esattamente oggi per curatore o curatela nelle attività delle arti sceniche e performative contemporanee.
Ci piace pensare che sia ancora il desiderio di qualcuno, o di più persone assieme, di prendersi cura di un processo creativo, di un’opera d’arte, di un progetto culturale e sociale, di una cittadinanza di donne e uomini che hanno scelto diinterrogarsi sulle visioni del mondo, a partire da una porzione di cielo e di terra ben definiti.
In questi percorsi costellati da continui interrogativi e rapidi spostamenti di senso, crediamo che le curatrici e i curatori siano coloro che· muovendosi all’interno delle relazioni fra artisti, pubblico e istituzioni- si assumono la responsabilità autoriale di accudire un progetto dal principio alla fine, nelle infinite variabili che abitano le culture dei progetti, compresi i sani imprevisti e il diritto all’errore, il riposizionamento delle pratiche e dei sentimenti per scombinare i contenuti e le forme dell’agire umano, insieme.
Sentiamo l’esigenza di indagare per comprendere meglio il significato e le nuove funzioni della curatrice e del curatore per le arti sceniche e performative, colmare le nostre lacune, confrontarci con i ricercatori che hanno già avviato una riflessione nazionale e internazionale.
Desideriamo ascoltare le voci e condividere le azioni di una vasta comunità plurale dioperatori, organizzatori, programmatori e curatori che riflette sul presente per immaginare un futuro che ancora non è dato a vedere, disponendo di nuovo le relazioni fra processo e prodotto, disseminazione delle pratiche e attesa di risultati.
Negli ambienti artistici e organizzativi delle residenze la necessità di istituire la Residenza per Curatrici e Curatori potrebbe connettersi con l’antica e consolidata prassi dell’organizzatrice e organizzatore (mediazione di processi culturali con gli artisti e le comunità di prossimità) e l’acquisizione di nuove competenze per riflettere sulla mutazione dei paesaggi antropologici e culturali, artistici e sociali, che suggeriscono la sperimentazione di altre pratiche ed esperienze progettuali.
Per questi motivi tre strutture, un TRIC, un Festival e un Centro di Residenza si sono ritrovate intorno all’esigenza di avviare un processo di riflessione sulle pratiche artistiche e organizzative che ci aiutino a comprendere e meglio definire il ruolo delle curatrici e dei curatori nelle arti sceniche e performative del nostro tempo.
Desideriamo assumerci l’impegno di aprire una strada e iniziare un percorso collettivo di studio e di confronto istituendo la Residenza per Curatrici e Curatori.
Inizieremo a settembre 2022 e a maggio 2023 con tre residenze per comprendere e analizzare il rinnovamento delle scene contemporanee, dentro e fuori i teatri, le espressioni artistiche e la società civile, l’attraversamento dei codici performativi e le urgenze del quotidiano.
Per ogni residenza saranno invitati, di volta in volta, dieci curatrici e curatori delle arti sceniche e performative e due curatrici e curatori delle arti visive.

 


Primo Atto

settembre 2022 – maggio 2023

23 – 24 settembre 2022_ Prato, Contemporanea Festival


27 – 28 settembre 2022_Catanzaro, Primavera dei Teatri

maggio 2023_Mondaino, L’arboreto – Teatro Dimora

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