Data / Ora
03 Dicembre 2025 - 12 Dicembre 2025
Categoria
Progetto di ricerca sulla fisarmonica nella cultura popolare
a cura di Neja Tomšič | Nonument Group
Nei prossimi due anni L’arboreto – Teatro Dimora di Mondaino e Bunker, Ljubljiana (SLO) hanno scelto di sostenere la nuova ricerca di Neja Tomšič che sta lavorando alla definizione di un programma di sviluppo che avrà come oggetto di indagine la fisarmonica intesa non solo come strumento ma soprattutto come elemento centrale di un’analisi culturale.
Lo sviluppo del progetto e l’interesse all’oggetto dell’indagine, risale al 2022, durante una residenza artistica organizzata a L’arboreto nell’ambito del progetto europeo Stronger Peripheries nel quale Bunker e L’arboreto erano partner in uno dei tandem produttivi. Neja Tomšič era l’artista slovena selezionata dalla call lanciata da Bunker. In questa residenza è nata la performance Krog (Il Cerchio), una delle 12 produzioni internazionali del progetto Stronger Peripheries. L’idea del nuovo progetto di Neja Tomšič nasce, dunque, già nel 2022 durante questa residenza, nel corso della quale, esplorando il patrimonio culturale, industriale del piccolo borgo, si è imbattuta nella fabbrica di fisarmoniche Galanti, fondata nel 1924.
Antonio Galanti costruì da solo la sua prima fisarmonica nel 1898 e insegnò ai figli a suonarla. Secondo i racconti locali, la produzione delle fisarmoniche ebbe origine quando Antonio costruì una giostra, con la quale viaggiava di fiera in fiera mantenendo i suoi dieci figli. Durante questi viaggi, insegnò loro a suonare la fisarmonica per accompagnare la musica della giostra — segnando così l’inizio della fabbrica di fisarmoniche Galanti di Mondaino. Le prime fisarmoniche furono realizzate nel 1917, e già nel 1920 venivano esportate a New York, dove fu aperto un negozio a Broadway. La produzione nella fabbrica a Mondaino impiegava 130 persone del luogo, uomini e donne. Le vendite diminuirono tra le due guerre mondiali, ma dopo la Seconda guerra mondiale la fabbrica si riconvertì alla produzione di chitarre, bassi e organi, fino alla produzione di tastiere elettroniche che rimane tuttora la sua area di specializzazione.
Nel 2025, Neja Tomšič torna a Mondaino per una residenza artistica dedicata all’esplorazione dell’archivio della fabbrica Galanti, registrando interviste e ricordi degli ex lavoratori, in un periodo in cui l’intero paese viveva al ritmo della fisarmonica. Cercherà connessioni con la storia della fisarmonica in Slovenia, come quella di Anton Mervar, che costruiva fisarmoniche a Cleveland (USA), e della famiglia Kucler, che produceva fisarmoniche in Slovenia già dal 1860, esportandole anch’essi negli Stati Uniti. Sia gli emigranti sloveni che quelli italiani portarono con sé le fisarmoniche in America, dove le suonavano durante danze e incontri comunitari; le fisarmoniche Galanti divennero inoltre popolari nei club jazz e tra i musicisti classici.
Il progetto intreccerà interviste, materiali d’archivio e video per esplorare la fisarmonica come elemento di connessione e costruttrice di comunità. Oltre alla documentazione delle storie, la ricerca si concentrerà sui legami tra le tradizioni costruttive della fisarmonica in Slovenia. Nel 2026 è prevista una lectio narrativa in collaborazione con la comunità locale di Mondaino. Nel 2027 si prevede lo sviluppo di un lavoro musicale o sonoro con testo, che metterà a confronto le diverse tradizioni di suonare la fisarmonica, collocandole in contesti sociali e storici più ampi, insieme a un saggio teatrale in co-produzione con lo Slovenian Youth Theatre.
Il progetto prevede oltre a quelle previste al momento a Mondaino, un programma di residenze di ricerca all’estero e a co-produzioni: sono già stati stipulati accordi con partner italiani e con lo Slovenian Youth Theatre, mentre ulteriori collaborazioni sono in fase di pianificazione.