D.E.A. | Dimora di Esposizioni d’Arte

on 1 Aprile | in Sguardi | by | with No Comments

Il Teatro si fa Dimora delle arti visive e si apre a nuovi sguardi d’autore. In accordo con il nostro essere, la storia sia ambientale sia culturale che caratterizza L’arboreto come un ecosistema che accoglie in armonia un insieme di relazioni, di rapporti tra più discipline come succede per le tante e diverse specie arboree, abbiamo dato vita a un nuovo progetto.

Crediamo che l’organizzazione e la promozione delle attività culturali siano strumenti chiave per la conoscenza e la valorizzazione del patrimonio culturale disponibile sul territorio, e non solo. Crediamo che il desiderio di conoscere sé stessi come singoli ma anche come parte di un progetto civile e storico e culturale che ci rende comuni debba accompagnare anche la nostra visione di laboratorio che si apre a molteplici esperienze di visioni. Crediamo anche che, in un’epoca come la nostra fortemente segnata dalla necessità di momenti di aggregazione e incontro sociali sia necessario sempre di più creare dei luoghi di comunità.

D.E.A. e il Teatro Dimora saranno quel luogo di incontro, una galleria d’arte temporanea che nasce con lo scopo di aprire un dialogo fra il territorio e il teatro.

D.E.A. è l’acronimo per Dimora di Esposizioni d’Arte. Con l’intento di creare un circuito di relazioni e scambi tra artisti visivi e artisti in residenza il foyer diventa palcoscenico degli immaginari attraversati dagli artisti. Ad abitare temporaneamente lo spazio che limita la scena saranno le opere di artisti che hanno scelto il nostro territorio e le zone limitrofe come habitat di vita. Il Teatro Dimora e le loro opere accompagneranno gli spettatori, e tutti i nomadi del teatro, durante le aperture pubbliche delle residenze. Ogni esposizione durerà alcuni mesi.

 


 

Veronica Guerra
La seconda ballerina

 

 

 

 

 

 

 

Il foyer D.E.A. Dimora di Esposizioni d’Arte presenta La seconda ballerina un’installazione di Veronica Guerra pensata e lavorata site-specific per L’arboreto – Teatro Dimora.

L’esposizione sarà visibile fino al 30 giugno in occasione delle prove aperte la pubblico.

L’istallazione si apre a uno spaccato autobiografico tra metafisica e storia, in mostra vediamo le tracce o performing remains di un incontro insolito. I resti sono quelli di una performance che sposa una biografia latente, fantasmatica.

Veronica Guerra, artista, performer e ricercatrice, nasce a Cesena il 30 Aprile del 1998. Frequenta il Liceo Scuola del Libro di Urbino nella sezione di Disegno animato, nel quale inizia il suo percorso artistico come disegnatrice. Si trasferisce nel 2017 a Venezia dove si laurea in Arti Multimediali a IUAV, attualmente sta portando a termine la Laurea Magistrale in Teatro e Arti Performative, IUAV, con una Tesi di ricerca sulla manipolazione del materiale di documentazione della danza. In questi anni ha affiancato e attraversato in modo trasversale le pratiche di Silvia Calderoni, Ilenia Caleo, Michele di Stefano, Davide Savorani, Dewey Dell, Mara Oscar Cassiani, Anagoor, NicoNote e di altri artisti e ricercatori incontrati dentro e fuori l’Università.

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