Primo piano Luigi D'Elia durante le prove

MOBY DICK | Francesco Niccolini – Luigi D’Elia

Data / Ora
23 Ottobre 2019 - 06 Novembre 2019

Categoria



residenza creativa per la ricerca e la produzione del nuovo spettacolo di Francesco Niccolini | Luigi D’Elia

progetto di residenza condiviso da: L’arboreto – Teatro Dimora | La Corte Ospitale ::: Centro di Residenza Emilia-Romagna, Festival Montagne Racconta Treville (TN), B&B “A casa mia” di Donatella Tondi a Cavaso del Tomba (TV)

Dicono che sia ubiqua
che tu la possa incontrare
a opposte latitudini e nello stesso istante.
Dicono che sia immortale:
per quanto i suoi fianchi siano martoriati da selve di lance
il suo spruzzo continua ad alzarsi imperioso nei quattro oceani del globo.
Eppure non è la grandezza
non è la forza
non è la resistenza
a renderla spaventosa
ma la malvagità:
non è un animale
non è una bestia feroce
essa è il male in persona
e del male ha tutto l’immenso potere.

The Whale

Un romanzo di cinquecento pagine ridotto a meno di quaranta.

Più di un milione di caratteri distillati a quarantamila.

L’orizzonte marino del capolavoro melvilliano tramutato in un abisso, e la prosa larga ed enciclopedica diventa un verso asciutto, impietoso e scabro, che non può permettersi nemmeno la commozione, non può godere di nulla, se non dell’immensità del mare e del mistero che regge ogni destino.

Questo Moby Dick si incarna in un poema shakespeariano: immerso nella Bibbia e nel salso del mare, ne esce carico di tragicità, con tanto di maledizione e di profezia, e un fato irrimediabile dal primo istante, dal primo salpare, dalla prima apparizione dello spettro del capitano Achab, un po’ Macbeth e un po’ Lear, che non può far altro che correre verso il proprio destino di morte distruzione e immortalità.

Sotto un cielo bellissimo e silenzioso, sopra una mare mostruoso e incantevole: entrambi indifferenti alle ridicole scelte degli umani che si arrabattano colmi d’ansia, convinti di lasciare un segno su questo pianetino periferico, e che finiscono con l’essere inghiottiti e ridotti a niente. Eppure, in questo “niente”, in questa esagerata foga d’attore posseduto da chissà quale dèmone, quanta poesia, e quanta crudele bellezza.

francesco niccolini

Luigi D’Elia e Francesco Niccolini conducono una ricerca sul racconto della natura dal 2009, quando hanno scoperto e continuato a nutrire un modo di fare teatro e libri per l’infanzia e i giovani, che li lega nel loro rapporto verso l’arte e verso la terra. Dopo cinque narrazioni, alcune premiate tra i migliori lavori del teatro ragazzi italiano (Storia d’amore e alberi, La Grande Foresta, Aspettando il vento, Il giardino delle Magie e Zanna Bianca), con Cammelli a Barbiana raccontano il miracolo della Scuola di Barbiana di Don Milani per teatri, scuole e istituzioni d’Italia e d’Europa, e ora sono pronti a festeggiare i loro dieci anni di storia proseguendo questa intesa silenziosa e serena con un lavoro nuovo dedicato a Moby Dick e al mare. Per l’occasione hanno nuovi compagni di viaggio: Arca Azzurra come produzione, Emanuele Gamba alla regia e Giorgio Albiani per le musiche originali.

 

Francesco Niccolini
Nato ad Arezzo il primo giugno 1965, si è laureato in Storia dello Spettacolo all’Università di Firenze. Diplomato in Patafisica Involontaria al Collegium Pataphysicum Mediolanense. Attraverso il suo lavoro di drammaturgo, vigila sul malessere dell’umanità. Da molti anni lavora, studia e scrive, in particolare, con Marco Paolini. Negli ultimi anni ha stretto sodalizi artistici speciali con alcuni attori, compagnie e registi che ne stanno caratterizzando il lavoro, in particolar modo con Luigi D’Elia, con il quale conduce una ricerca sul racconto della natura. Dopo diversi di narrazioni, alcune premiate tra i migliori lavori del teatro ragazzi italiano, ora sono pronti a festeggiare i loro dieci anni di storia proseguendo questa intesa silenziosa e serena con un lavoro nuovo dedicato a Moby Dick e al mare. Per l’occasione hanno nuovi compagni di viaggio: Arca Azzurra come produzione, Emanuele Gamba alla regia e Giorgio Albiani per le musiche originali.
Luigi D’Elia
Luigi D’Elia è narratore, costruttore di scene ed educatore ambientale. Conduce una ricerca originale tra le più interessanti in Italia sul racconto della natura, per i ragazzi e gli adulti. Ha vinto il Premio Eolo, il principale riconoscimento italiano per la ricerca nel teatro ragazzi, e per due volte il Festival Festebà di Ferrara. Con il libro Aspettando il vento, pubblicato da Becco Giallo, è stato finalista al Premio Andersen di Letteratura per l’Infanzia. Ha all’attivo, insieme a Francesco Niccolini, cinque spettacoli: Storia d’amore e alberi, tratto da L’uomo che piantava gli alberi di Jean Giono; le storie originali La Grande Foresta e Aspettando il vento, Il Giardino delle magie, ispirato alla storia d’amore di André Gorz e Dorine Kahn e Cammelli a Barbiana, un racconto su Don Lorenzo Milani e la sua scuola. I suoi racconti hanno superato le 400 repliche.

www.francesconiccolini.eu

www.luigidelia.it

www.inti-tales.com


Sto caricando la mappa ....
Gli uomini sono strade...