Data / Ora
08 Aprile 2015 - 12 Aprile 2015
Evento a pagamento
Categoria
…ero un combattente che non ha avuto fortuna nella lotta immediata, e i combattenti non possono e non devono essere compianti, quando essi hanno lottato non perché costretti, ma perché così hanno essi stessi voluto consapevolmente.
Antonio Gramsci
Un cantiere/laboratorio di narrazione viaggia insieme alle prove dello spettacolo: aperto ad attori, narratori, drammaturghi e registi, è un modo per cercare “altre” possibilità di raccontare la storia di Antonio Gramsci, e soprattutto un modo per sentirsi meno soli.
Per sperimentare frammenti di narrazione e di drammaturgia applicata al racconto.
Il laboratorio è tenuto da Fabrizio Saccomanno, narratore attore e regista, e Francesco Niccolini, drammaturgo esperto di narrazione.
Note di drammaturgia
di Francesco Niccolini
Dopo Galileo, Gramsci. Non è un piano per approfondire un’altra storia di un italiano che ha pagato un durissimo prezzo con la “giustizia” del suo tempo. Ma, come sei anni fa una rapida chiacchierata con Marco Paolini fece partire un lavoro lungo anni che è diventata una delle avventure teatrali più belle della mia vita, una altrettanto rapida conversazione con Fabrizio Saccomanno mi ha spinto a entrare nella vita privata di Antonio Gramsci.
Vita privata, assolutamente: sullo sfondo, e solo sullo sfondo, il tormentoso rapporto con il PCI, il PCUS e l’internazionale socialista, le incomprensioni con Bordiga prima, Togliatti e Stalin poi. In primo piano invece la feroce sofferenza di un uomo che il fascismo vuole spezzare, vive una disperata solitudine, e che in dieci anni di prigionia, giorno dopo giorno, si spegne nel dolore e nell’assenza delle persone che ama: la moglie Julka, e i figli Delio e Giuliano. Il primo lo ha visto piccolissimo, il secondo non lo ha nemmeno mai conosciuto.
Proprio dalla bellissime lettere del riccio, siamo partiti: queste tenerissime epistole per i due bimbi, ai quali Gramsci scrive senza mai nominare il carcere e la sua condizioni fisica e psichica, dando il meglio di sé come uomo e genitore. Ma quelle lettere, nel tempo, sono state solo il trampolino di lancio per affrontare tutto l’arco privato ed esistenziale di questo piccolissimo uomo dal potere carismatico e dall’autorità immensa, eppure fragilissimo, sempre malato, gobbo, distrutto nel corpo da una vita di povertà, denutrizione e stenti.
Progressivamente abbiamo allargato lo sguardo e tutto ciò che ruota intorno a Gramsci è diventata una sorpresa emozionante e bellissima, a partire dalla generosità di tutti coloro che abbiamo incontrato sulla nostra strada di studenti gramsciani, e che si sono fatti in quattro, con entusiasmo contagioso, per metterci a disposizione tutti i loro materiali: abbiamo scoperto così, oltre alla storia terribile e nota, anche una serie di novità emerse dagli archivi ex-sovietici e dai documenti in mano alla famiglia Schucht, dunque delle tre sorelle Eugenia, Tania e Giulia che hanno segnato la vita di Antonio. Antonio detto Nino, come si firma in tutte le lettere inviate a casa, in Sardegna, alla madre, all’adorata sorella Teresina e ai fratelli.
Così sta nascendo un racconto che per molti mesi resterà in forma di cantiere aperto: approfondimenti biografici, documenti, dichiarazione ufficiali, silenzi, malattie, cartelle cliniche, ma soprattutto lettere. Il corpus delle lettere di Antonio Gramsci ai familiari è un capolavoro di umanità, etica e onestà spirituale, un romanzo nel romanzo, che apre a pensieri, dubbi, misteri che portiamo e porteremo con noi per molto tempo.
Modalità di selezione:
Il laboratorio è riservato ad attori, narratori, drammaturghi e registi.
Il numero massimo di partecipanti è fissato a 15.
I partecipanti devono arrivare con una buona preparazione su Gramsci, possibilmente conoscendone la biografia e le “Lettere dal carcere”.
All’atto dell’iscrizione, forniremo un testo di riferimento, che sarà la base del testo per lo spettacolo, da imparare a memoria.
Gli interessati dovranno inviare:
– curriculum vitae
I materiali dovranno pervenire via mail a teatrodimora@arboreto.org entro e non oltre venerdì 27 marzo 2015
Insieme al laboratorio, negli stessi giorni la Compagnia sarà in residenza creativa per la produzione di
Gramsci. Antonio detto Nino.
residenza creativa per la produzione del nuovo spettacolo di Francesco Niccolini e Fabrizio Saccomanno
sede organizzativa
via P. Togliatti, 44
47822 - Santarcangelo di Romagna (Rn)
telefono/fax 0541.624003
telefono mobile 331.9191041
info@arboreto.org
skype: larboreto
sede delle attività
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via Arboreto 6 - 47836 Mondaino (Rn)
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