IN LUCE | III° Movimento > La drammaturgia della luce come fondamenta della composizione

Data / Ora
09 Dicembre 2019 - 14 Dicembre 2019



laboratori di formazione per la creazione di una Scuola permanente di illuminotecnici consapevoli

IN LUCE
La luce come lingua non verbale: un metodo poetico di illuminotecnica
a cura di Vincent Longuemare

III° Movimento
La drammaturgia della luce come fondamenta della composizione

Acquisite e praticate le basi dell’illuminotecnica ci addentreremo nella costruzione delle immagini: dall’immaginare all’immagine sarà il percorso che attraverseranno i partecipanti. Dall’intuizione personale alla costruzione di un’immagine. Si pratica e si impara quindi il valore della parola “disegno luce” su basi concrete e sceniche.
Questo terzo capitolo viene realizzato in collaborazione di un regista e di un paio di attori o danzatori. Si tratta quindi in apparenza della tappa più teorica ma che viene sviluppata attraverso esercizi sia a tavolo che nello spazio. Gli esercizi sono quindi direttamente integrati nella materia da studiare e sviluppare.

1)    Costruire una luce, dalla grammatica all’architettura della luce

2)    Costruire un’immagine il percorso tecnico ed il percorso poetico

3)    Guardare lo spazio, agire lo spazio, movimentare, comporre

4)    Inquadrare e re inquadrare, praticare il rapporto tra corpo e spazio

5)    La drammaturgia della luce: esercizi di lettura e analisi, si riparte dal testo.

6)    Proporre temi ricamare temi e variazioni di luce. Ideare.

7)    Fonti per l’azione e lo spazio, fonti per l’atmosfera fonti per il modellato

8)    Disegnare: il disegno è la somma di tutto quello che so dello spettacolo

9)    Dall’immaginare all’immagine: stendere il disegno sulla base delle informazioni ricavate dal testo e dalla regia

10) Esercizio matrice di visione raccontare il progetto, allestire.


La proposta dell’intero percorso

Un percorso formativo in illuminotecnica, ancorato al metodo dello sguardo attivo che parte dall’intuizione per formare un sapere e da questo ritorna all’intuizione, come linguaggio. Dall’immaginare all’immagine concreta, parlare per immagini.
Di fronte alle mutevoli condizioni spesso negative in cui versa il settore, crediamo che sia fondamentale iniziare fin dai primi passi mossi in palcoscenico a ragionare concretamente su nuove modalità di produzione e nuove pratiche del mestiere basato sulla consapevolezza, la capacità di decidere e la velocità di esecuzione.
Il metodo formativo poggia sul modello pedagogico sviluppato da Vincent Longuemare, di prossima pubblicazione, “In luce, The Light School La Scuola Leggera”, un metodo originale sviluppato e messo in pratica nel corso degli anni e che arriva oggi a compimento, maturo, pronto a scendere in campo.

Di seguito la premessa al libro: “Insegnare è, sì, trasmettere un sapere ma anche l’esperienza di questo sapere, affinché venga recepito e mutato da occhi ed intelligenze giovani, messo in dubbio, superato. Per questo, oltre a guidare gli allievi, dovere del docente è di mettersi in gioco, di rischiare. È in questo rischio dello sguardo altrui che risiede il germe del dialogo ed il rinnovo della materia insegnata attraverso le generazioni. Insegnare è quindi prendere atto del dovere della trasmissione di un sapere e della necessità vitale nel mantenere un legame tra generazioni. Prenderemmo atto della compenetrazione delle problematiche in materia di illuminotecnica per lo spettacolo, e a volte della loro inestricabilità. Proseguiremmo su di un doppio binario: prima dividere la materia per far vedere, riconoscere e nominare; poi riunificare per far capire, e praticare un linguaggio comune”.

 

A chi si rivolge

La Scuola permanente di Illuminotecnici consapevoli si rivolge alle diverse competenze che agiscono il palcoscenico, in primis, elettricisti con due o tre anni di esperienza desiderosi di ampliare lo sguardo, giovani light designer autodidatti privi di base teoriche, studenti in scenografia ed architettura, registi, attori e danzatori.
La varietà delle competenze e dei percorsi è un elemento fondamentale nel praticare l’acquisizione di un linguaggio comune e lo spirito di simbiosi tra gli attori del settore.

 

Il metodo

Un principio attraversa costantemente il metodo: lo sguardo attivo.

Il metodo di teoria-pratica prevede per ogni argomento tre fasi da affrontare:

1) Una presentazione teorica in aula ma anche in teatro: imparare a riconoscere le manifestazioni fisiche della luce e nominarle, acquisire un linguaggio comune adatto alla capacità di riconoscere per poi esprimere le leggi della percezione e la conoscenza della luce attraverso il materiale.

2) Una verifica pratica sul palcoscenico: un confronto tra gli aspetti teorici e la “manualità visiva” consideriamo la luce come una materia: è quindi possibile toccarla attraverso le sue manifestazioni nello spazio, e nei materiali a disposizione, attraverso numerosi esercizi di visione.

3) Un ulteriore puntualizzazione pratico/teorica sulle problematiche incontrate sul palcoscenico in un affermare la relazione tra teoria e applicazioni pratiche, nella costante tensione tra l’occhio strumento di percezione e le leggi ottiche e fisiche presente nel materiale illuminotecnico.

 

Durata e struttura della Scuola

La formazione si articola in tre laboratori nel 2019 e uno nel 2020.
Ogni sessione sarà di sei giorni ciascuna con l’inizio lezioni il lunedì pomeriggio e la conclusione il sabato pomeriggio.
Oltre allo studio della materia in sé, il programma dei singoli laboratori consentirà di rispondere alle domande individuali, ricavare pause interne di riflessione e pratica, impostare la chiusura effettiva dei lavori, assegnare agli allievi compiti e mansioni da presentare al laboratorio successivo in modo da assicurare una continuità tra gli appuntamenti.

I movimento2 – 7 settembre 2019 – Teatro Petrella di Longiano

II movimento11 – 16 novembre 2019 – Teatro Dimora di Mondaino

III movimento9 – 14 dicembre 2019 – Teatro Dimora di Mondaino

V movimento30 marzo – 4 aprile 2020 – Teatro Dimora di Mondaino

Al termine del primo laboratorio, dal 9 settembre al 4 ottobre, sarà possibile partecipare, su invito diretto di Vincent Longuemare, a brevi periodi di stage presso Ravenna Festival, per le prove della trilogia d’autunno, Carmen, Norma, Aida.
I giorni precisi e le condizioni di accoglienza saranno indicati successivamente.

I partecipanti potranno iscriversi a uno o più moduli o decidere di seguire, ogni anno, tutto il percorso formativo della Scuola permanente di illuminotecnici consapevoli.

Al termine della formazione, verrà rilasciato un attestato di partecipazione.

Orari di lavoro*

Lunedì 15.00 – 18.30
Martedì 10.00 – 13.30 / 15.00 – 18.30
Mercoledì 10.00 – 13.30 / 15.00 – 18.30
Giovedì 10.00 – 13.30 / 15.00 – 18.30
Venerdì 10.00 – 13.30 / 15.00 – 18.30
Sabato 10.00 – 13.30 / 15.00 – 18.30

*Gli orari sono flessibili e in base alle esigenze del gruppo potranno essere rivisti e rimodellati.

L’arrivo al Teatro Petrella di Longiano e a L’arboreto – Teatro Dimora di Mondaino è previsto per il lunedì mattina dalle 10 alle 12; la partenza la domenica mattina entro e non oltre le ore 10.

 

Modalità d’iscrizione

Per partecipare al percorso formativo sarà necessario inviare la propria candidatura via mail a teatrodimora@arboreto.org con oggetto “Scuola permanente di illuminotecnici consapevoli” condotta da Vincent Longuemare” allegando il proprio curriculum vitae entro e non oltre lunedì 5 agosto 2019.

 

Informazioni dettagliate sull’intero percorso

 

 

 


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